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DOLORE AL GINOCCHIO, DA PIÙ DI 1 ANNO, È BASTATO QUALE ACCORGIMENTO?

Ho terminato ieri sera di trattare una gonalgia (dolore al ginocchio) in una paziente che persisteva ormai da PIÙ di 1 ANNO che le impediva una corretta deambulazione e di dormire tranquillamente.

🔍Paziente donna di 68 anni con gonalgia bilaterale sintomatica a sinistra. Dolore alla digitopressione nel comparto mediale (interno), grasping test positivo.

Esami diagnostici: le radiografie mostravano una situazione positiva, l'esame realizzato sotto carico NON mostrava alcun deficit dei rapporti articolari femori-tibiali e femoro-rotulei radio, buono anche il tenore calcico.

⚠️ La cura prospettata più di un anno fa era a base di antinfiammatori, cortisone, impacchi di argilla verde e cyclette. Ad oggi non le avevano procurato alcun beneficio, dovendo però sopportare le conseguenze degli effetti collaterali dei medicinali sul suo stomaco.

➡️ TRATTAMENTO:

Inizio con un’attenta e scrupolosa visita posturale, approfondito esame obiettivo nel quale evidenzio aree di maggior carico che portano anatomicamente uno scompenso del sistema tonico posturale, ascolto tutte le abitudini quotidiane della signora appongo numerosi cambiamenti, ma è ligia nel seguire i miei consigli che poi non le costeranno tanta fatica.

Opto dopo test di movimento, di procedere con terapia miofasciale superficiale, drenaggio linfatico del cavo inguinale e popliteo e del SISTEMA PROFONDO anteriore e posteriore ossia quel sistema legato alle influenze miofasciali date dai visceri, sistema nervoso e vascolare (fortemente influenzato dalle alterazioni del sistema nervoso autonomo).

💧💧Trovo uno stato di disidratazione della paziente alla quale insegno come e quanto bere acqua in base al suo fabbisogno giornaliero; questo è stato fin dal primo incontro un PUNTO FOCALE per ridare completamente agio all'articolazione.

💧La rieducazione della paziente a BERE CORRETTAMENTE, in base al suo fabbisogno giornaliero è stato fin dal primo incontro un punto focale, il lavoro miofasciale e di drenaggio linfatico ha dato completamente agio all'articolazione.

Colgo l'occasione per mostrare una dissezione anatomica attorno al ginocchio in un cadavere. Il fluido che viene fatto scorrere all’interno sostituisce quello fisiologico esistente, mostrando la quantità che normalmente sarebbe presente

🎬 Come potete vedere dal - VIDEO IN ALLEGATO - la fascia è un tessuto FORTEMENTE IDRATATO, uno stato disidrativo oltre che incidere sulla funzionalità dell'articolazione (deterioramento del liquido sinoviale, del tessuto cartilagineo, ecc...) pregiudica il buon funzionamento anche del tessuto connettivale che inizierà a modificare la sua elasticità e le sue caratteristiche di tensegrità.

✔ E’ BASTATO QUINDI INIZIARE SOLAMENTE A BERE DIVERSAMENTE?

ASSOLUTAMENTE NO e sopra è stato spiegato; MA, la corretta idratazione e il suo ripristino in questo caso è stata determinante, non dimentichiamoci MAI della qualità del "terreno" dove andremo a mettere il nostro o i nostri semi (metaforicamente la nostra terapia)

▶️QUANTI TRATTAMENTI?

Questo è ininfluente ma spesso mi viene chiesto ed è sicuramente legato alla condizione iniziale, in questo caso sono stati 5 gli incontri con un miglioramento già dal secondo.

Dopo aver provato diverse tipologie di trattamento, (nessuno) le aveva mai spiegato l'importanza di una corretta idratazione, andando solamente a trattare l'articolazione.

Fare terapia è (anche) rieducazione del paziente, portarlo a comprendere quali errori lo hanno portato a stare in quella condizione ed evitarli ma per fare questo ci vuole ascolto, tempo, sensibilità,dedizione e una presenza costate.


Vi ringrazio Gianluigi

 
 
 

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