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E CON I PRIMI FREDDI...CI SI BLOCCA CON LA SCHIENA...

Con i primi freddi, le giornate piovose in questi giorni non hanno certamente aiutato chi già soffrendo di ARTRITE / ARTROSI ha dolori alla schiena aumentati.

3 GIORNI FA vedo questo paziente che arriva all'appuntamento molto dolorante, i movimenti del bacino estremamente limitati atteggiamento antalgico in flessione, rotazione del busto quasi inesistente, mi riferisce che ha iniziato due giorni a bloccarsi completamente con la schiena e che ha iniziato subito terapia farmacologica per attenuare la fase acuta.

Non lavoro sul blocco ma su tutte le interazioni che il diaframma ha con le strutture annesse, in primis le catene miofasciali con un trattamento globale.

Lo lascio al termine della prima seduta con una diminuzione del dolore notevole che lo porta ad uscire dallo studio dopo un'ora di trattamento camminando quasi già agevolmente.

Gli do dei consigli su come dormire nelle due successive notti e anche come idratarsi, un esercizio semplice di mobilizzazione del bacino accompagna gli ultimi accorgimenti.

Oggi lo rivedo per la seconda volta sta già molto meglio ma devo ancora lavorare alcuni tessuti molli, lo preparo alla terapia di oggi utilizzando un fango osmotico-termoriscaldante e aggiungo oli essenziali con azione antinfiammatoria articolare e muscolare.

Il fango ha all'interno diversi eccipienti naturali tra cui cannella (vasodilatore con azione rubefacente) e ippocastano, da quest'ultimo sappiamo che viene estratta l'ESCINA che ha azione antinfiammatoria, induce sia la sintesi dell'ossido nitrico endoteliale rendendo le cellule endoteliali più permeabili al calcio che il rilascio di prostaglandine.

(Le prostaglandine sono acidi derivati dall'acido arachidonico, rivestono un ruolo biologico importante come mediatori flogistici (mediatori dei processi derivanti dalle infiammazioni)).

Applicazione del fango secondo la tecnica del cartoccio, lascio che le strutture inizino a riscaldarsi nel frattempo lavoro sempre a monte e a valle dell'infiammazione primaria.

Lavoro in scollamento dinamico con le coppette in silicone, sedazione in riflessologia plantare del punto del collo e trattamento dei punti riflessi della cervicale, fegato e reni, massoterapia ad azione analgesica sulla schiena.

Chiudo con un'olio essenziale ad azione tonificante ai lati della colonna vertebrale.

Lascio riposare il paziente gli ultimi 5 minuti dopodiché gli chiedo di riportarsi seduto molto lentamente, controllo finale, prova dei gradi di libertà articolare delle strutture trattate e lo faccio poi alzare e camminare.

Mi guarda esterrefatto, " MI SENTO RINATO " (uso le sue stesse parole) non ha più dolore e inizia a muoversi agilmente come se gli avessero tolto uno zaino pesante dalle spalle.

Mi saluta completamente soddisfatto.

Approccio globale, terapia manuale e naturale, esame obiettivo approfondito e come sempre dico "la cosa giusta nel momento giusto".

Abbiamo impiegato due sedute per riportarlo in una buona condizione, certo non si cerca l'eclatante ma è importante dare questi messaggi di speranza e non trascurare alcun sintomo

Vi ringrazio! Gianluigi Azimonti


 
 
 

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