- FREE WAY SPACE - ()

È quello spazio libero presente tra le due arcate dentali (superiore e inferiore) in posizione di riposo/neutra e dovrebbe essere di 2-4mm

Perché è importante conoscerla?

Già da un primo esame obiettivo é possibile inserire nel nostro ragionamento clinico quali possano essere le forze strutturali che mantengono "quell'apertura"

TEST:

Stando in verticale e a piedi nudi in una condizione di riposo davanti ad uno specchio, osservati: qual é la posizione della tua mandibola?

A- Ho un forte serraggio i denti della mandibola premono contro i denti della mascella e soffro di dolore all'articolazione temporo-mandibolare ("della bocca") con a volte cervicalgia (dolore alla cervicale) alla "base del cranio" e/o soffro a volte di emicranie o mal di testa da entrambi i lati del cranio

B- La mia mandibola risulta essere in posizione molto distanziata rispetto alla mascella e c'è uno spazio tra i denti delle due arcate maggiore di 4mm

RISULTATI:

In entrambi i casi si ha una perdita della dimensione verticale che è l'origine delle disfunzioni del sistema cranio - cervico - mandibolare.

Con grande semplificazione la posizione del vostro cranio, dovrà essere quella in cui la linea orbitale ("dello sguardo") risulti in neutra e parallela al piano di appoggio dei vostri piedi.

1- FRECCIA A SINISTRA

Più avremo un aumento tensivo in posterioritá più lo spazio a riposo tra i denti delle due arcate AUMENTERÀ con una accentuazione della curva fisiologica, ossia ci sarà un aumento della lordosi cervicale, compressione ai condili, dolore all'articolazione temporo-mandibolare, compressioni discali (protrusioni/ernie/discopatie, ecc...) che comporteranno compressioni ai nervi. Attenzione ad uno specifico nervo quello di Arnold (C2-C3) che se in compressione causa la Nevralgia di Arnold con reazioni fisiologiche importanti quali la perdita dell'equilibrio e instabilità motoria della persona, ecc...

2- FRECCIA A DESTRA

Più avremo un aumento tensivo anterioritá più lo spazio a riposo tra i denti delle due arcate DIMINUIRÀ con una rettilineizzazione della curva fisiologica, ossia ci sarà un aumento della verticalitá e della compressione "alla base" del tratto cervicale a livello delle ultime vertebre C5-C6 / C6-C7 con ripercussioni neurologiche agli arti superiori con formicolii alle dita fino a sfociare in dolore e disfunzioni settoriali muscolari e articolari. Un ult

eriore aumento tensivo su ripercuote negli anni anche fino a comportare una inversione di curva (il tratto cervicale in lateralitá appare con una forma a "C" con fulcro centrale alla curva stessa).

Da qui un trampolino per introdurre - LE CAUSE - che generano questi squilibri, ecco perché è importante una VISITA POSTURALE quando siamo difronte a dolori strutturali/biomeccanici che generalmente risultano resistenti alle terapie farmacologiche e/o a tutte quelle che trattano il sintomo.

Si dovrà tendere all'equilibrio posturale, all'ergonomia e al risparmio energetico, ho tanti pazienti che si stancano solo a stare in piedi tanto è il loro dispendio energetico nel farlo.

Il medico e il terapista devono porsi delle domande sull'origine del vostro dolore partendo, nel ragionamento clinico, dall'anamnesi ossia la valutazione di la storia clinica pregressa e attuale (esami strumentali, operazioni chirurgiche, lettere di dimissioni dall'Ospedale, tipo di dolore, momento dell'insorgenza, entità, ecc..ecc...) NULLA DEVE SFUGGIRE!

 "Ascoltiamo i nostri pazienti", questo é un invito perché a volte la soluzione del loro problema è già lì nelle loro parole...

Ringrazio la Dott.ssa Silvia Marchionni fonte di ispirazione di questo post grazie ad una sua slide presentata al magnifico Congresso di "C'è Sirmione Symposium 2023"

Un grazie poi particolare a chi poi l'ha disegnato, io non sarei riuscito a farlo così bello!!, grazie Ilaria!

E ora... tutti davanti allo specchio

A presto

Gianluigi Azimonti 

www.terapiadiaframmatica.com