SINDROME DI SJÖGREN
- Gianluigi Azimonti
- 12 nov 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Negli anni ho proceduto a specializzarmi e far ricerca in - #terapiamiofasciale - permettendomi di sviluppare e ampliare il progetto di TERAPIA DIAFRAMMATICA* anche in ambito posturale. (*Terapia posturale, manuale, naturale a carattere scientifico)
Vengo contattato da una paziente a cui hanno diagnosticato la Sindrome di Sjögren una patologia autoimmune che colpisce anche il sistema connettivo ossia quella parte anatomica che, per semplificazione, ricopre come una rete, "un vestito" lo scheletro sottostante e i diversi tessuti anatomici annessi (es.muscoli) diminuendo la loro elasticità a seguito di una maggior secchezza generale.
Il mio compito sarà quello di intervenire posturalmente e con terapia specifica sul tessuto connettivo (e non solo) per alleviare i dolori strutturali che tale patologia comporta e sulla biomeccanica respiratoria per migliorare il quadro ventilatorio e viscerale.
È una malattia multifattoriale e quindi diventa prioritario il coinvolgimento con altri diversi professionisti per la gestione dei sintomi affinché si possa dare una qualità della vita migliore.
Raggrupperei almeno in altri 5 altri indirizzi clinici dove approfondire e poter poi essere seguito dallo specialista di ognuno.
- IMMUNOTERAPIA
La ricerca sull'immunoterapia nella sindrome di Sjögren si estende anche agli inibitori di citochine come l'interleuchina-6 (IL-6) e il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α). L'IL-6 è coinvolta nei processi infiammatori, mentre gli inibitori del TNF-α mirano a ridurre l'infiammazione. Studi su questi agenti mostrano promettenti segnali di miglioramento dei sintomi sistemici e della funzione ghiandolare. (perché l Sindrome colpisce principalmente le ghiandole salivari e lacrimali)
- TERAPIE BIOLOGICHE
Oltre al rituximab (anticorpo monoclonale), altri farmaci biologici in fase di studio includono gli inibitori delle Janus kinase (JAK - sono gruppi di enzimi) Questi inibitori possono influenzare la segnalazione intracellulare coinvolta nelle risposte infiammatorie. L'efficacia di queste terapie nel migliorare i sintomi della sindrome di Sjögren è ancora oggetto di valutazione in diversi studi clinici.
- TERAPIE RIGENERATIVE
Gli approcci rigenerativi includono studi sulle cellule staminali mesenchimali (MSC) che possono contribuire alla riparazione e rigenerazione dei tessuti ghiandolari. La terapia con MSC ha dimostrato potenziale nel migliorare la funzione ghiandolare e ridurre l'infiammazione in alcune sperimentazioni precliniche.
- IDENTIFICAZIONE DI BIOMARCATORI
I biomarcatori sono misurabili sostanze o caratteristiche biologiche che ci forniscono informazioni oggettive sullo stato di un organismo
In questo ambito la ricerca si sta orientando verso l'analisi di molecole specifiche come le microRNA ( piccole molecole di acido ribonucleico RNA)
e le citochine nel plasma e nelle lacrime. Questi possono fornire indicazioni più precise sulla gravità della malattia e sulla risposta ai trattamenti.
- STUDIO GENETICO
Gli studi genetici continuano a identificare specifiche varianti genetiche associate alla sindrome di Sjögren. Questi includono marcatori HLA (proteine presenti sulla superficie delle cellule) e geni coinvolti nella regolazione immunitaria come IRF5 (proteina coinvolta nella regolazione della risposta immunitaria)
La comprensione della predisposizione genetica può influenzare lo sviluppo di terapie personalizzate, focalizzate sulla modulazione di specifici percorsi molecolari.
Come succede per ogni paziente che arriva in Studio il momento della valutazione e analisi clinica é estremamente importante e non deve mai escludere che possano esserci altre patologie e/o sintomi che devono essere analizzati ulteriormente.
Quello che sopra ho riportato é una prima panoramica della ricerca attuale e delle prospettive future nella gestione della sindrome di Sjögren.
La complessità della malattia richiede un approccio multidisciplinare, e l'evoluzione continua della ricerca potrebbe portare a nuove scoperte e terapie ancora più efficaci.
A presto!
Un buon weekend
Gianluigi Azimonti





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