"STUDIAMO NON PER SAPER ESPORRE MA PER SAPER ASCOLTARE!"
- Gianluigi Azimonti
- 25 feb 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Sono le 02:08, le mie 2 ore ogni notte di studio e aggiornamento eccole arrivate, difficile abbandonare un letto caldo, un respiro accanto che conosci bene, ti alzi per dissetare quella sete di conoscenza. Gli ambiti serali spaziano dalla biomeccanica, all'anatomia, neurologia, fisiologia, eccetera, eccetera. La stanchezza dopo una giornata piena si sente ma non so come descriverlo, respiro in modo funzionale, in diffusione ho gli oli essenziali e toni bineurali in sottofondo (mi aiutano nello studio).
Grazie al sito sto conoscendo persone molto interessanti, "grandi" persone con i loro progetti, con le quali ho voluto fare una chiacchierata per conoscerle.
Due punti ci accomunano tutti; l'Ascolto e lo studio. Non mi stancherò mai di subire il fascino dell'ascolto del corpo, dobbiamo andare oltre ai test di valutazione, test neurologici, eccetera ed entrare in un contesto clinico dove la mente e il corpo devono aumentare quella sensibilità, percezione e dolcezza nel tocco.
"Studi non per saper esporre, come la scuola ci ha insegnato ma studi per imparare ad ascoltare", dal primo secondo di quando la porta si apre e accogli un nuovo paziente dove é lì con la sua vita, storia, emozioni, ecc...NULLA dovrá passare inosservato e tutto avrà grande importanza.
"Ascolto del paziente", tu lettore non soffermarti al semplice significato "udir parole" ma invece trattasi di ascoltare le sue interruzioni, come cambia il suo respiro, cosa cambia durante e dopo la gestione di un'emozione, una manualitá in combinata, ecc...
Mi inchino con rispetto difronte alla Scienza e alla meraviglia del corpo, quello che in milioni di anni di evoluzione ci ha portato ad essere ad oggi "quello che siamo", di quale "Saggezza" abbia potuto scegliere cosa fosse più funzionale per il Sistema Umano.
E quando studi per saper ascoltare, "ascolti" e ad un livello più intimo e introspettivo dove riesci a dare il consiglio giusto nel momento giusto.
Arrivi per tendere una mano ma alla fine poi scopri che ci sono persone meravigliose che ti tendono la loro e ti indicano che la strada che stai percorrendo non è nient'altro che uno straordinario e grandioso viaggio da scoprire solo se si é realmente ... curiosi!
Una splendida giornata!
Gianluigi




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